Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SECONDARE
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SECONDARE.
Definiz: Seguitare, Andar dietro sì nel pensare, sì nel parlare, come nel moto. Lat. prosequi. Gr. συνακολουθεῖν.
Esempio: Petr.cap. 8. Ed un gran vecchio il secondava appresso.
Esempio: Bocc. nov. 67. 1. Alla quale il Re imposto aveva, che secondasse.
Esempio: Dant. Purg. 1. Perocchè alle percosse non seconda.
Esempio: But. ivi: Non seconda ec. perchè non consente, quando l'onda la percuote, e non consentendo l'onda, la rompe, o la spoglia delle sue fronde, e così perde la vita.
Esempio: Dant. Purg. 16. Maraviglia udirai, se mi secondi.
Esempio: E Dan. Par. 25. Come discente, ch'a dottor seconda Pronto, e libente.
Definiz: §. Per metaf. Lat. obsequi, obsecundare. Gr. ὑπουργεῖν, ὑπηρετεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 56. Quello, che essi (Latini) dicono obsequi, noi diciamo andare a i versi, o veramente, con una parola sola, secondare.
Esempio: E Varch. Ercol. 63. Come direste voi nella vostra lingua, quello, che Terenzio disse nella Latina subservire orationi? V. Secondare, o andar secondando il parlare altrui, e accomodarsi al parlare.
Esempio: Bocc. nov. 18. 9. A secondare li piaceri d'amore, e a divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere.
Esempio: Sagg. nat. esp. 297. Benchè per loro stessi non possano contaminare la purità delle teoriche speculazioni, nondimeno per colpa della materia non sempre s'adattano a secondarle.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 156. Egli è troppo manifesto, quanto popoli o per vero amore, o per timore, o per isperanza volentieri imitino i fatti, e secondino le voglie de' signori.